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mercoledì 17 aprile 2024

☆ il delirio pt.1

 30/03/2024

Finalmente, 5 mesi (di torture psicofisiche) dopo, era arrivato il giorno. Ancora non potevo crederci. [ a dire il vero, penso di non avere ancora realizzato davvero. E' come ricordare un sogno, solo una serie disordinata di ricordi più vaghi e confusi rispetto agli altri giorni berlinesi.] Fortunatamente ho fatto un sacco di foto per ricostruire più o meno decentemente la sequenza dei fatti più fuori di testa della mia vita (per ora).

Dopo aver fatto di nuovo un po' tardi la sera prima avevamo bisogno di riposare. Ricordo però di essermi alzata senza particolari problemi prima della sveglia impostata. Nonostante le condizioni disastrose in cui mi ero messa con le mie stesse mani (ora, difatti, ne sto pagando ancora le conseguenze da bravo cagionevole ragazzetto vittoriano) tra disidratazione, poche ore di sonno e un'alimentazione poco salutare... Non credo di essermi mai sentita tanto bene. Quasi come se avessi cambiato vita tutto d'un tratto. O forse semplicemente chimica nel cervello.


in realtà ho poi messo un'altra spilla sul fiocco.

Finiti i biscotti e pure il latte alla fragola, ci siamo preparate con calma... Più o meno. Una passata di piastra del '15-'18, indumenti scelti con cura, persino nei dettagli...! (orecchino a croce enorme magico che mi ha fatto rischiare un'infezione. Per nulla) siamo poi salite in camera di Mon; lì mi ha truccato perché le mie skills in merito sono paragonabili a quelle di un uomo che non sa nemmeno cos'è un mascara. Non sono ancora abituata a vedermi con un trucco più pesante addosso, è difficile lavorare sui miei lineamenti... Però era davvero ben fatto.


[non credo riuscirò mai davvero a trovare le parole giuste. Spero non sia stata la mia prima e ultima volta. Vorrei tanto sentire tutto, di nuovo]

"Ma no, abbiamo fatto sempre i biglietti questi giorni ma non abbiamo mai visto un controllore, possiamo evitare oggi".
5 minuti dopo, a metà viaggio verso Warschauer Straße:
Sguardi muti ma intensi, pieni di angoscia. Subdoli spostamenti nelle carrozze. Eravamo circondati. Uno a destra, l'altro a sinistra, non li avevamo nemmeno visti salire. Ma noi abbiamo san Sukkia dalla nostra parte. Alla fermata subito dopo siamo scese con nonchalance ma passo svelto. Non ci hanno nemmeno notato... Abbiamo preso dei biglietti e siamo risalite sulla metro subito dopo. C'erano altri controllori in giro... Ma non ci hanno controllato un cazzo. CHE BURLA!
Forse qualcuno voleva avvertici? Punirci per la troppa arroganza...
In ogni caso... Arrivati in zona ci abbiamo messo 20 min buoni a trovare Astra Kulturhaus, (erano circa le 2 del pomeriggio, comunque) sembrava la montecatini di KR city. Un posto alquanto losco... C'erano altri club/live houses suppongo, ma il tutto era in condizioni... Interessanti.

Non c'era troppa gente quando siamo arrivati, solo proprio lì davanti, quasi tutti priority o vip da quel che avevo capito. Ci siamo messi in fila...Saremmo poi stati tra i primi della fila standard. Non avendo portato nulla su cui poggiarmi mi sono seduta su dei fazzoletti. :P la vita di #STENTI. 
Gio e Mon son poi andati a prendere qualcosa da mangiare. Quel cous cous (al sugo..? e prezzemolo.?) era...interessante. Meglio di niente, non potevo mica rimanerci prima ancora di entrare nella venue. L'ha poi finito Mon :,3. Ci siam messi a scarabocchiare sul mio sketchbook, gambe in cancrena. Riconoscere persone viste online è stato divertente...surreale. Mi stava preparando forse a quello che sarebbe successo dopo. Un po' più tardi ci ha raggiunti Alice, mi aveva scritto poco prima e le son andata incontro. Era l'unica con la tuta adidas e facepaint alla Kyo (gloriosa) mentre noi altri eravam tutti conciati come delle bambole tra gonne, corsetti e pizzo. Look adatti ad un concerto dei sukekiyo.
[c'era l'admin di dir affirmations che stava distribuendo queste mini stampe...ma ho delegato gli altri. non volevo alzarmi...]
we all kind of slayed I cannot deny it...
[delle persone lì in fila carinissime mi han fatto i complimenti per il makeup...grazie Mon.]

Aspettando ancora lì senza far nulla in particolare, notiamo... Due tizi giapponesi. Stavano girando avanti e indietro con una videocamera, riprendendo la fila (che con il passare delle ore si era allungata. Tantissimo). Quando si sono vagamente avvicinati la prima volta mi son girata facendo finta di nulla per la vergogna, poi...
Giorgia.
Giorgia gli ha fatto un cenno con la mano.
Fujieda.
MANAGER FUJIEDA. ERA LUI...? Si è avvicinato. CI HA CHIESTO DELLE FOTO. 
Ricordo il panico. Nonono. Occhi sbarrati, sudorazione eccessiva.
E io non facevo altro che pensare. NO. sono un cesso a pedali. 
Ma Fujieda ci ha presi. Uno alla volta ci ha presi in ostaggio.
"No smile! okay. Now smile! yes."
Ero completamente andata. Rincoglionita. Non stavo davvero capendo cosa stesse succedendo.
So solo che la mia faccia da culo sarà in un probabile documentario sul concerto...?
Non mi pare abbiano fatto lo stesso durante altre date, o almeno, nessuno ne ha parlato. 
ERO TERRORIZZATA. CONTINUAVO A PENSARE. 
[signor fujieda per favore scarta o edita le mie foto!]
Insomma. Il terrore mentale non poteva mancare, anche se in piccole dosi. 

La fila eventualmente ha iniziato ad avanzare. Per la noia e le gambe che mi stavano lasciando, ho ripreso lo sketchbook per disegnare velocemente un mini chibi Kyo scazzato da lasciare dietro delle sbarre lì vicino l'entrata. hehe.
[non si vede un cazzo ma dice "FAK U BERLIN!" delle persone poi la seconda sera l'hanno preso e portato in Polonia...]
L'ora del giudizio era ormai alle porte. Ed ancora non riuscivo a capacitarmene.
[to be continued...]

[dovrei star studiando per un parziale ma credo sia più importante mantenere vivo il ricordo, sono già in ritardo.]

EDIT: probabilmente non era Fujieda...ma il fotografo biondino...è lo stesso dei video di Shinya sul suo canale. Lo stesso che a quanto pare fotografa solitamente i diru. WAH!

venerdì 12 aprile 2024

☆ viaggio della speranza pt.3

 29/03/2024

Ci siamo svegliate un pochino più presto...di nuovo colazione di lusso con latte radioattivo in brick e biscottini. Dovevamo vederci con le altre per andare in qualche cimitero di cui ho dimenticato il nome...ma io e Gio siamo finite più in là, prendendo un bus random, per vedere un museo. Da fuori... come anche quella chiesa che c'era accanto. Non siamo entrate perché stavano facendo una messa...in effetti era venerdì santo. Nessun piano anche per quel giorno anche perchè appunto quasi tutto chiuso ...comunque non ci siamo mai fatte scoraggiare da questa challenge da vita di #stenti. 

                                                                       the fatal believer!

Più in là c'era il kulturforum qualcosa. Stavamo per entrare in una di quelle gallerie lì quando Gio ha trovato random un museo sullo spionaggio... (anche un bunker visitabile, ma non sembrava chissà che) quindi ci siamo incamminate verso la nostra nuova meta...piovigginava...

5 minuti dopo ci siamo ritrovate nella zona centrale in qualche modo?? c'erano delle bancarelle carine...non avendo meglio da fare abbiamo dato un'occhiata. Un tipo peruviano ha iniziato a parlarci in dialetto monzese. Ho preso un piccolo set di ceramica... tazzina e piattino a forma di cuore.(ora questo sta sul mobiletto deg shrine in camera mia)

dopo aver girato in lungo e in largo per decidere dove pranzare, alla fine abbiamo optato per il ristorante indiano vegetariano lì in piazza. Avevo voglia di carne, I won't lie...però! 

Era tutto delizioso waa! abbiamo pure fatto fatica a decidere cosa ordinare... fucked that shit up! abbiamo diviso questi funghetti fritti e il curry con paneer... e milk tea :9 ho fatto del mio meglio per mangiare con il naan.
nel mentre, però...
è iniziato il delirio.
Abbiamo iniziato a pensare. Siamo in centro. Il giorno prima i Diru erano ad Oberhausen. Già comunque in territorio tedesco... >.>)
Erano sicuramente già arrivati a Berlino. Sarebbero andati in giro per procurarsi materiale da postare... da bravi influencer del cazzo. Shinya doveva iniziare a registrare il vlog. (L'unico che avrebbe visitato Berlino come si deve, a differenza degli altri. E nostra) Die doveva fare il video grissinbon. Quello sfigato di Kaoru doveva andare in qualche birreria. Toshiya doveva fare le sue solite foto da turista. Kyo...kyo sarebbe rimasto a dormire, probabilmente.
Lolcow behaviour unlocked. Sarebbe stato l'inizio di un pomeriggio di smaniamenti vari.
Finalmente un obiettivo. Girare in lungo e largo per il centro, sperando di beccarli in flagrante... (anche se sapevamo fosse una cagata, perché avremmo dovuto negarci una simile delizia dei sensi? Un po' di adrenalina, suvvia.) 
C'era un problema: avevamo prenotato la visita al museo dello spionaggio. Alle 17.30. Non potevamo mica buttare 11 euro così... "-_-)
Ma eravamo uscite presto dal ristorante, c'era tutto il tempo del mondo per girare con assoluta nonchalance davanti i vari monumenti lì in zona. Siamo arrivate con il bus davanti la Berliner Fernsehturm... Shinya avrebbe sicuramente scattato una foto con una delle sue solite pose lì davanti. Così, in suo onore, ne abbiamo scattata una anche noi. 

[ma guarda un po'! che rara visione. Kaoru tra le gambe di una don-]

Ci sentivamo un po'. Come dire...

Ogni biondona che passava poteva essere il Sukkia...ci guardavamo attorno come due latitanti. Io guardavo un lato della strada, Gio l'altro... RINCOGLIONIMENTO TOTALEEEEEEEEE "X_x)

Passeggiata assolutamente tranquilla e dedita all'apprezzamento delle straordinarie bellezze che la città aveva da offrire. (avevamo tutte le notifiche dei loro post/storie attivate) Ma nonostante l'assenza di segni divini per ore, non ci siamo arrese nemmeno per un secondo. Ad un certo punto però eravamo sfinite, quindi ci siamo sedute su una panchina. Abbiamo aperto EFP...

Dopo questo necessario e catartico intermezzo letterario, abbiamo continuato a camminare verso la fine di quello stradone. (Friedrichstraße?)

"Toshiya sarà sicuro da Starbucks" 

Nulla. Quei vecchiacci palese stavano abbioccati. Forse avevamo dato per scontato si fossero già diretti verso il centro...mentre magari erano ancora nella zona vicino Astra...distrutti dai vari show e viaggi da un paese all'altro...tch! se lo sono scelti loro il lavoro.

 Dopo una sosta-merenda da Dunkin' Donuts, (non ci andavo da anni! ho preso una donut semplice ricoperta di cioccolato a forma di cuore :3. L'ho divorata) 

spossate e piene di dolore nell'animo ci siamo incamminate verso il museo dello spionaggio, dopotutto era quasi arrivato il nostro turno. Entriamo. La prima sala era semplice, una timeline della storia delle spie, qualche giochino interattivo al centro. IL DANNATO CIFRARIO DI CESARE.
Tranquillamente guardiamo in giro con Gennarino al nostro fianco.
Entriamo nell'altra saletta, noto addirittura un angolo dedicato a Mata Hari!
Una notifica. 
Il curry mi risale, la testa mi gira, la vista offuscata dalle lacrime. Tremo.
 La mia stessa chiaroveggenza mi terrorizza.
Quel vroccolo patentato di Kaoru stava a bersi una birra bello tranquillo in qualche locale del cazzo, tutto da solo. Voleva forse provocarci...?! proprio LUI tra tutti si è fatto vivo proprio mentre eravamo rinchiuse in quel labirinto. Non potevamo nemmeno uscire subito. Dovevamo fare il giro dell'intera mostra.  Credeva di poterci fottere. Ma noi siamo del mestiere. Abbiamo provato a rintracciare il possibile locale in cui si trovava e abbiamo visto di corsa il resto del museo...(Dello spionaggio, giusto per rimanere in tema).

(video testimonianza).

Una volta uscite, inizia la corsa della speranza. Come due sceme sfrecciamo verso la nostra meta. Kaoruchan. la milza esplosa, i piedi in cancrena. Quasi ci investivano. Torniamo indietro, vicino alla porta di Brandeburgo. Ma questa volta percorrendo il tragitto in pochissimo tempo. Arriviamo davanti il locale. Mi sento un polmone traforato.

Non era quello giusto.
E' L'ESPERIENZA CHE CONTA!
Siamo tornate sui nostri passi ripercorrendo di nuovo la Friedrichstraße, sempre tenendo gli occhi ben aperti. Le allucinazioni. Per 5 minuti buoni seguo con gli occhi un tipo che da lontano sembrava Kao. Ma era solo un vecchio... xp
inizia a farsi buio. Ci rinunciamo eventualmente. Sbagliamo bus e corriamo per la nostra vita un altro paio di volte, arriviamo allo Zoo in qualche modo...da lì prendiamo la metro e torniamo in hotel. 
Vita di stenti.
Usciamo di nuovo poco dopo per andare in una stazione dei treni losca a ritirare Mon. Non avevamo nemmeno cenato! Così abbiamo preso dal kepab di fiducia...
Nuggets e patatine tristi. Ma anche due pezzi di baklava niente male...
Stiamo a chiaccherare tutti e 3 in camera ponderando l'esperienza appena vissuta.

(discorsi seri. Spalle larghe e Lavapiatti OTP XD)

e in tutto ciò, il meglio doveva ancora venire.

giovedì 11 aprile 2024

☆ viaggio della speranza pt.2

 28/03/2024

[ricostruzione dei fatti 2 settimane dopo...]

Ce la siamo poi presa comoda...eravamo distrutte. Colazione in camera con latte in brick alla fragola e biscottini. quelli presi la sera prima al supermercato strano in culo, tipo razioni da bunker. Di lusso.


l'hotel non era troppo male, la zona carina e comoda...(distretto gay duh) la metro era a due passi. Ciliegina sulla torta: avvistamenti di negozi e locali di un certo tipo... e tipi stile Tom of finland. 
Ci siamo poi viste con le altre all'Einstein kaffee dietro l'angolo, quel chai latte non era niente male. C'era un vento della madonna...




Siamo andate verso la zona dello Zoo di Berlino senza un vero piano in mente in realtà. Ma
già il giorno prima eravamo passate da lì con la metro una volta scese dal treno. (dove abbiamo consumato il nostro primo pasto nel territorio tedesco: una sfoglia con spinaci e un formaggio non meglio identificato. Il tipo alla cassa voleva provarci con Gio. Señorita)
Abbiamo girato qualche negozio assieme prima di dividerci; poi continui giri per la zona, maionese con curry wurst, ancora vento. Ci siamo poi incamminate verso la Kaiser-Wilhelm-Gedächtniskirche. A me il kitsch piace, le chiese pure, però non mi ha fatto particolarmente impazzire. C'erano cd e libri a 1/3 eur che mi tentavano però. 
                                                                            MADRE!

C'era un centro commerciale in zona quindi ci siamo fiondate lì non avendo altro da fare. Aveva un'aria vagamente anni 2000?? negozietti interessanti, come quello #spirituale #non so come descriverlo lol vabbe avete capito (imaginary audience) ma c'era il proprietario che bello tranquillo in mezzo alle sue cianfrusaglie si stava preparando la merenda. Sandwich con burro d'arachidi? Voleva venderci gioielli ma era tutto un po' overpriced. Ma molto carino. Devo forse esser meno tirchia...?  


                              [spammerò tutte le foto sul neocities...altrimenti qui diventa un macello]

Gio voleva assolutamente farsi una foto con un tipo vestito da coniglio che stava distribuendo cioccolatini per pasqua, alla fine però la vergogna ha avuto la meglio...abbiamo comunque ottenuto dei cioccolatini però. Se potessi tornare indietro forse farei un salto in quel pub irlandese. (come se non avessi comunque consumato più alcol che acqua in quei 5 giorni).
Abbiamo poi trovato un negozio emo/alt dall'aria sempre un po' #vintage...l'abbiamo setacciato per 1 ORA solo per uscire con solo 1 biscotto della sfortuna in mano. C'è da dire che comunque la roba non era chissà che. Ed era Overpriced.!!!! Forse solo la felpa "byebye kitty" era carina. E le borse...(Gio dovevi prenderle quelle manette rosa però...)

[ diceva "the best days of your life are already behind you." ora, a distanza di due settimane, mi sembra accurato... ]
Altri giri fuori dal mall, pose per foto poco consone, avvistamenti di creature mistiche e gloriose tanbi kei da muji, quelle dannate fragole ricoperte di cioccolato, la ricerca infinita per un hotpot. 
Ma alla fine ci siamo ritrovate in un ristorante coreano. Abbiamo girato per il quartiere alla ricerca del primo localino, ma ci hanno cacciato in 3 lingue diverse perché la cucina era chiusa. Alle 8.30 di sera.
Davvero un peccato, perché sembrava davvero buono come qualità. Lo si nota dai particolari...  una stanzina con tavoli minuscoli, ambiente molto domestico e rustico, l'anziana signora che è uscita dalla cucina per dirci che non c'era più posto...
Un'altra fatica andare dalla parte opposta e prendere un tavolo nel ristorante dove poi abbiamo mangiato il primo pasto decente degli ultimi 2 giorni. Più grande e affollato, ma anche qui un locale di un certo tipo. ERA TUTTO BUONISSIMO...e piccante... è stata un'impresa finire tutta quella roba. Ma lo rifarei volentieri...non avevo mai mangiato coreano prima di quella sera.
anche la birra coreana non era affatto male...
Volevamo tornare da Voyage ma era strapieno. Di persone più grandi più che altro...Sarebbe stato un po' strano nonostante fosse comunque un #safe space per noi piccoli ghei...sigh.
Ma noi non molliamo mai. Abbiamo preso un po' di roba in un negozietto per fare i nostri drinks in camera...
3 ore dopo, aperta una birra calda sul cesso e poi con il bordo del tavolo con il mio povero anello e le dita martoriate di Gio...
Non potevamo non finire la giornata con una gloriosa fanfiction dal dubbio contenuto su EFP e deliri vari. 
"Toshiya sembra una lesbica, lo dirò con il cuore in mano".