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venerdì 26 settembre 2025

Après-midi à Paris

Dovevamo andare a Versailles quella mattina. Sveglia alle 7. Si, certo...
Eravamo troppo distrutte. Psicologicamente e Fisicamente. Non era fattibile con così poche ore di sonno...
Però siamo comunque riuscite ad uscire di casa abbastanza presto per fare colazione in una boulangerie dietro l'angolo con Gauze - ho provato il pain suisse! Davvero buono. Dalla conversazione avuta lì, ora ho deciso che eventualmente adotterò un topolino da laboratorio. Lo chiamerei Algernon...
Comunque, da lì poi pranzo con gli altri: Maya e Irene ci stavano aspettando in un localino più in centro. 
Che dire... conversazioni interessanti~ confermando il fatto che tutti conoscono davvero tutti, scoperte connessioni incredibili. Non andrò nei dettagli ୧(⁠。⁠◕⁠‿⁠◕⁠。⁠)
Da lì abbiamo poi salutato Irene e siamo andati a fare un po' di giri in zona, tra negozietti stra carini, una chiesa e bancarelle di libri e cianfrusaglie vintage sul bordo della Senna. 
Commercianti un po' scorbutici a parte...
Haul: cartoline e una scatolina di latta. Le colleziono, dopotutto...
Da lì, salutati gli altri, abbiamo iniziato una maratona.
Prima siamo entrati in un centro commerciale in cerca di un photobooth inesistente e G-dragon (Ele l'avrebbe visto in concerto il giorno dopo, lucky mf) e alla fine ci siamo ritrovate a scattare foto in metro. Trentamila tentativi dopo, finalmente una cartolina corny BONJOUR 💟






Da lì, senza fare una sosta...avevamo una meta precisa da raggiungere. Il Louvre, di nuovo.
C'era una foto di Junjun da ricreare...
come delle sceme ci siamo messe tutte e tre, una alla volta, a ricreare quella posa da rimasto.
Vi risparmio le nostre foto però eccoci lì assieme molto nonchalant.
Insomma, break giappominchia finito. Però c'erano altre foto di Kyan da ricreare: il piano era raggiungere l'arco di trionfo ma alla fine ci siamo fermate a fare una siesta su delle sdraio di un bar sulla Senna per due orette buone, perdendo così anche la visita all'Orangerie, che chiudeva alle 18...

Schizzi vari su reels, tarocchi e immagina vari, si era fatto un certo orario...avendo pure un certo langurino ci siamo fermate prima a cenare in un ristorante cinese alquanto losco a cinque minuti dalla torre Eiffel. Il tipo dietro al bancone molto ansiolitico, facendoci ordinare in fretta e furia... ma si è rivelato poi molto carino, ci ha addirittura dato dei biscotti prima di andare via (✿◠‿◠) e il cibo era buonissimo.
Quel manzo alla tailandese in particolar modo...
Ennesima corsa per arrivare sotto la torre al cambio dell'ora e vedere le luci caratteristiche, telefono al 2%...

Ovviamente qui non si molla un cazzo, ce l'abbiamo fatta.
Dopo aver scattato mille foto "alla Kyan" (con un sorriso da ebete indicando il monumento dietro) siamo tornate sulla riva della Senna con delle birre e in mente l'idea di scrivere un'immagina - alla fine siamo rimaste a fare speculazioni su un gruppo di ragazze cinesi palesemente lesbiche\saffiche che si erano avvicinate. Himejoshing out...le coppie le abbiamo azzeccate. Crazy.
Tornare a casa così tardi e farsi una doccia prima di buttarsi a letto è stata una fatica...
Il giorno dopo sarebbe stato ugualmente impegnativo.
Finite di sistemare le valigie (che la nostra host ci ha fatto lasciare lì anche dopo l'ora del check out, troppo gentile) e pronte per uscire, siamo andate a fare colazione con Chloé da Komorebi, un bar stra carino...solo che c'era un problema: pioveva e non avevamo nemmeno un ombrello in tre.
Siamo quindi passate a prenderne uno ciascuno da Carrefour...
Purtroppo abbiamo fatto un po' di ritardo T.T lei era gia lì che ci stava aspettando...
E' stata stra gentile! Ci aveva tenuto i posti...
Il localino era molto piccolo, ma adorabile. C'erano un sacco di dolci stra invitanti in esposizione in vetrina...Alla fine ho preso l'ennesimo chai (mentre scrivo ne sto bevendo una caraffa fatto in casa...) e un roll al matcha delizioso!! Era dolce al punto giusto e il matcha non era troppo forte.
Nel mentre comunque...
Nonostante la pioggia, Chloè ha mantenuto la promessa che mi aveva fatto e ha portato un sacco di vecchi magazines! Tra Cure, flyers, photobooks dei D'espairsray (ma ci credete che sono tornati?! Lei e Samuele vanno a vederli a Novembre!) memorial di Kazuki e Daisuke stavo avendo un momento...





Emotional. Anche qui, vallo a dire alla me di qualche anno fa...ci penso sempre. Son stata così fortunata o(TヘTo) anche e soprattutto a conoscere persone meravigliose con cui condividere tutto ciò.
Poi i Raphael per me sono un tasto dolente...Chloé è stata così carina da regalarmi un vecchio flyer visto che lei ne aveva due!
Devo assolutamente incorniciarlo e ripagarla come posso...
Sto vivendo i giorni più belli della mia vita. Devo ricordarmi di quanto io sia fortunata almeno per questo.
Riempirei queste entry di foto ma sarebbe un casino...
Dagli street snaps dei primi volumi di Cure, la stanza di Kazuki nel memorial, all'iconico shoot D'avid x Raphael e [Un]beautiful...Ero sopraffatta. Davvero con le lacrime agli occhiiii (┬┬﹏┬┬) poi con gli aneddoti che ci raccontava Chloé...
Thank you so much...quando vieni in Italia dobbiamo organizzare un'uscita carina 💢
Devo anche farti vedere shiroi karasu, parlando di Daisuke poi...(○` 3′○)
Dopo due orette buone passate a sclerare su quel tavolo al centro del locale già fin troppo ristretto di suo, abbiamo levato le tende e ci siamo dirette verso un piccolo museo d'arte in fondo alla strada, nonchè l'abitazione di Gustave Moureau.
Quando Chloé mi ha ricordato che era una delle ispirazioni di Odilon Redon (uno dei miei artisti preferiti!)  mi si è sbloccata la sinapsi...per questo c'era un non so che di familiare nei suoi dipinti.
Tralasciando la scala a chiocciola stupenda ma che stava per farmi fare la caduta del secolo con le rocking horse...
Ho adorato sia vedere le stanze della sua vecchia casa rimaste bloccate nel tempo che le sue opere...purtroppo non tutte, c'erano davvero un sacco di schizzi da vedere (A quanto pare c'è un archivio parziale online, gli darò un'occhiata...) in alcuni armadietti, il tempo però ahimè stringeva...
Ele doveva andare prima in hotel e poi a fare la fila al concerto, Chloé aveva un meet...a proposito, devo sottolineare che il suo coord jirai inspired con il suo tocco personale era davvero carino!!

Ci siamo così salutate sotto la pioggia promettendoci di rivederci in Italia il prima possibile per altre uscite (giappominchia) carine.
Eravamo rimaste io e Gio, con una missione: corsa contro il tempo per vedere le ultime cose, tornare al BnB a prendere le valigie e poi Flixbus alle 20.45-
Prima però dovevamo pranzare. Eravamo distrutte, affamate...
Quella scodella di pho mi ha scaldato il cuore e rigenerato le membra. Con che coraggio son salita fino alla cattedrale di Montmartre e scesa di nuovo sotto per ricreare la foto di Kyan con le rocking horse, non lo so nemmeno io.
Lì in zona era pieno di negozietti, così è partita la shopping spree per souverirs da regalare e non...
C'era in particolare un boutique "degli angeli". Lì ho preso un ciondolo per mia madre, un pacchetto di fiammiferi e una cartolina da tenere come ricordo^^
Poi l'ultima meta: (sempre per ricreare malamente una foto di Kyan...) l'arco di trionfo.
Dopo vari momenti di paura tra bus che non passavano e un centro commerciale di soli #sexy shop (credo proprio fosse il quartiere a luci rosse...) siamo arrivate a destinazione. Foto, e via. 
MANCAVA IN REALTA' ANCORA UNA QUEST: i piercing di Gio. 
Avevamo adocchiato un piercer con prezzi stracciati vicino il bnb e così ci siamo fiondate lì, appena due ore prima la partenza.

Veloce e indolore.
Poi con un po' di ansia addosso (non si sa mai) anche se eravamo stra in anticipo, preso l'ultimo pasto parigino da Aldi (mezzo litro di succo al mango e due tramezzini tristissimi al modico prezzo di, quanto, 2.58 euro?) siamo salite sull'ultimo bus.
E siamo scese due fermate troppo presto.
Giusto per non farci mancare niente, un paio di km a piedi, sempre con le rocking horse, una valigia e un borsone a testa...splendido.

Tutto è andato bene alla fine. E' stato incredibile, tanto che mi sembrava un po' surreale come situazione, in generale.
Quelle 12 ore di flixbus son passate abbastanza velocemente, dormito a tratti ma diciamo decentemente.
Tornata a casa ero distrutta, ma avevo ancora da fare...non potevo non iniziare a sistemare un attimo la situazione.
Mi sono consolata con un onigiri scomposto e un pisolino che mi ha solo fatto male. Ricordo vagamente un incubo e il fatto di essermi svegliata a pezzi.

per finire, #Haul finale... mi manca già Parigi. 
Prossima volta Versailles e i musei che ho dovuto saltare! E magari, chi lo sa, un altro concerto...

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